Convegno
Tecnologia e Sanità, largo all’innovazione
Università Pegaso – Roma
13 Maggio 2014
Rassegna stampa
12 Maggio 2014
Il Sole 24 Ore
“Anche la PA è soffocata da leggi caotiche”
Nazione-Carlino-Giorno
“SOS pensioni, cambiare si può”
Leggi il comunicato CONFEDIR
11 Maggio 2014
Il Giornale
“Caos IRPEF e 80 euro in busta, ora Renzi rischia la querela”
Il Sole 24 Ore
“Riforma prefetti ok, ma il territorio va presidiato”
La Repubblica
“Lorenzin, via la politica dalle nomine ASL”
Rassegna stampa
9 Maggio 2014
Il Giornale
“Caldoro piazza il colpo: bilancio sanitario in attivo”
“Spunta pure l’indennità di reinserimento”
Il Sole 24 Ore
“Un nuovo ruolo per i dirigenti dei nostri comuni”
“Enti locali, al via il sistema dei tagli”
Italia Oggi
“Lavoro pubblico messo a dieta”
La Repubblica
“Da Greganti a Scajola e Frigerio l’eterno ritorno dei soliti noti”
“Lavoro, Consulta: legittimo il blocco degli stipendi per gli statali”
Rassegna stampa
8 Maggi0 2014
Europa
“Il sindacato ripensi il proprio destino”
Italia Oggi
“La Spending Review serve a nulla”
Panorama 14 Maggio 2014
“Il futuro dei pensionati italiani”
“La rivoluzione non è finita: ora tocca a Rai, pubblico impiego e università”
Comunicato stampa
“La CONFEDIR chiede l’abolizione dell’ARAN”
Leggi il comunicato
CCNQ PREROGATIVE SINDACALI COMUNICATO STAMPA
Oggi all’ARAN è stato siglato il CCNQ per la ripartizione dei distacchi e permessi alle OOSS rappresentative nelle Aree della Dirigenza per il triennio 2013-2015. La CONFEDIR non ha sottoscritto il contratto in quanto fortemente lesivo delle proprie prerogative e della stessa attività sindacale. Scarica il comunicato.
Rassegna stampa
5 Maggio 2014
Corriere Economia
“Pensioni, una busta di salvezza”
4 Maggio 2014
Agi.it
“Madia, 3 milioni di dipendenti non troppi, ma molti sono anziani”
Corriere della Sera
“Renzi, i sindacati non mi fermano”
“Oltre un milione di statali in pensione entro 10 anni”
Il Messaggero
“PA, caro Matteo, cambia così, più merito e meno sprechi”
Il Sole 24 Ore
“Del Rio: per gli statali premi legati al PIL”
La Repubblica
“Statali, valanga di mail”
3 Maggio 2014
Corriere della Sera
“Via al referendum sugli statali”
Il Fatto Quotidiano
“PA, quale riforma?”
Il Sole 24 Ore
“Più mercato per i dirigenti pubblici”
“Caro Renzi, ecco come riformare davvero la PA”
“Dipendenti statali, ecco parole e bluff di Matteo Renzi”
Leggi il comunicato stampa CONFEDIR
“Notarelle sulla futura riforma della PA” – leggi l’ editoriale di Stefano Biasioli
Editoriale di Stefano Biasioli
NOTICELLE sul Decreto Legge n.66/2014 (prima parte)
Non sappiamo quanti, anche tra i membri del Governo e del Parlamento, abbiano letto con attenzione il Decreto Legge in questione.
Noi, ci siamo soffermati su alcuni punti del decreto, meritevoli di un minimo di riflessione.
L’art. 8, al comma 4, prevede una cosa nota: obbligo di risparmi (2,1 miliardi di euro, nel 2014), da ripartire in parti uguali tra Regioni, Province + Citta’ metropolitane + Comuni ed infine Stato (PdCM).
Note sono altresì le penalizzazioni, ribadite nell’art.50, in caso di inadempienze.
I risparmi in questione dovranno essere realizzati con riduzione del 5% degli importi dei contratti in essere, per tutta la durata residua. La controparte puo’ recedere entro 30gg, ed i nuovi contratti dovrebbero passare attraverso la Consip.
Si salva qualcuno? Si, come al solito, perché Regioni e Province autonome possono adottare misure alternative equivalenti (c.8).
Ci chiediamo quali esse possano essere se non 2: tagli di personale o tasse locali. In ogni caso, l’effetto sara’ analogo: minor servizi ai cittadini, con maggiore spesa per il singolo cittadino.
Ancora, ogni atto in violazione del comma 8 identifica una RESPONSABILITA’ DIRIGENZIALE, con compromissione della performance individuale.
Avete capito bene….La politica decide i tagli ( non importa quali e con che criteri logici) e non paga il fio per potenziali scelte illogiche, ma – a prescindere- il DIRIGENTE PAGA!
Vengono istituite una centrale di committenza regionale ed una nuova AUTORITÀ di VIGILANZA REGIONALE (art.9), che potrà usare la guardia di finanza e tutte le strutture regionali della P.A.
Detto in altro modo (e ci piacerebbe essere smentiti!) il decreto 66/2014 toglie questi controlli alla Corte dei Conti regionale. Ci permettiamo di chiedere: perché?
Nulla da eccepire sull’articolo 13 (tetto di 240.000 euro lordi alla dirigenza della P.A. e delle partecipate) tutto da discutere, invece, l’articolo 14, ossia quello che taglia le spese per consulenze/studio/ricerca/co.co.co in tutte le strutture pubbliche, ad eccezione di università, ricerca, SSN…..!
Possiamo capire – in parte- la deroga per la ricerca, ma NON SI CAPISCE PERCHE’ DAI TAGLI per CONSULENZE E SIMILI SIA STATO ESCLUSO IL SSN, vista la frequenza con cui – in esso – si abusa di queste fattispecie.
Evidentemente, Qualcuno dovrebbe spiegare i motivi profondi alla base di questa ECCEZIONE…….
Ancora. Buono l’articolo 15 (riduzione delle spese per le autovetture pubbliche) ma ci chiediamo perche’ da tali tagli siano stati ESCLUSI i SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI e le rappresentanze diplomatiche. Soprattutto le seconde, rispetto alle prime, dalle quali andrebbero comunque defalcate le auto dei VERTICI delle ASL, visto che si tratta di liberi professionisti, non aventi diritto a “benefits” di alcun tipo. Al proposito, ci piacerebbe che le Corti dei Conti regionali si attivassero per controllare l’uso , corretto o meno, delle AUTO BLU delle ASL.
Sull’articolo 16 ( riorganizzazione dei Ministeri ) i tagli di 240 milioni di euro/2014 sono condizionati da un futuro DPCM, su proposta del ministro competente. Ancora una volta, saranno tagli lineari perché si sono accuratamente evitati i contributi delle dirigenze interne.
Le riduzioni della spesa degli ORGANI COSTITUZIONALI sono molto modeste (50 milioni/2014), con la magistratura che si limita a 5,5 milioni.
I risparmi vanno allo Stato e non a riduzione del debito pubblico: perché? Una annotazione generale: in definitiva, QUANTI SONO I RISPARMI, ex decreto legge 66/2014 , CHE SARANNO USATI PER RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO e che invece saranno usati per il bilancio di cassa?
Ancora, l’articolo 19 presuppone ulteriori risparmi ( 100 milioni/2014) per province e città ‘ metropolitane, evidentemente aggiuntivi rispetto a quelli ex art.8, c.4. È così ??
Anche le SOCIETÀ PARTECIPATE (art.20) devono ridurre i costi operativi in misura non inferiore al 2,5% (2014) o 4% (2015) rispetto al 2013. Gli amministratori delegati delle stesse avranno il 30% della quota variabile legata al suddetto risparmio. Tutto tranquillo???
Infine (e per ora) la questione della razionalizzazione degli spazi nella P.A. Con buona pace delle dichiarazioni televisive del Premier, le scelte dei nuovi spazi/ uffici dovranno avvenire entro il 30/06/2015, con operatività dal 2016.
Non si tratta di 44 metriquadrati/addetto ma di una riduzione del 50% delle spese per locazioni passive e di una riduzione del 30% degli spazi utilizzati dallo Stato. Purtroppo, a) Regioni e province autonome possono scantonare; b) mancano i valori di riferimento attuali per le suddette voci.
Ed allora, si tratta o no di un “vorrei ma non posso?”.
Lenin
Roma, 2 Maggio 2014
Rassegna stampa
2 Maggio 2014
The Wall Street Journal
“Italy struggles to find way back from economic crisis”
Le Figaro
“Matteo Renzi veut secourer le mammouth de la fonction publique”