Corte Costituzionale: incostituzionali i meccanismi di decadenza automatica degli incarichi dirigenziali
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 15/2017, ha dichiarato incostituzionale l’art. 2 comma 20 del Dl 95/2012 (la Spending Review del Governo Monti).
La Consulta ha richiamato la numerosa giurisprudenza contraria alla decadenza automatica degli incarichi dirigenziali: “una cessazione automatica, ex lege generalizzata, di incarichi dirigenziali, viola, in carenza di idonee garanzie procedimentali, i principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità ed, in particolare, il principio di continuità dell’azione amministrativa che è strettamente correlato a quello di buon andamento; che la esistenza di una preventiva fase valutativa risulta essenziale anche per assicurare il rispetto dei principi del giusto procedimento, all’esito del quale dovrà essere adottato un atto motivato che ne consenta comunque un controllo giurisdizionale“.
La CONFEDIR auspica, anche alla luce di questa sentenza, la ripresa del confronto, come chiesto la settimana scorsa al Ministro Madia sulla riforma della dirigenza.
Questa sentenza ripropone due temi importanti per la dirigenza pubblica, l’illegittimità della decadenza automatica dell’incarico dirigenziale e la necessità di un sistema efficace di valutazione che, come ha affermato il Consiglio di Stato, rappresenta una condizione indefettibile per la riforma.
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Legge Madia
Il Consiglio di Stato ha reso il parere sulle modalità di attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 251 del 2016 sulla riforma Madia.
Nel parere, il Consiglio di Stato, ha affermato che non è necessario intervenire nuovamente sulla legge delega, che i decreti legislativi già adottati “restano validi ed efficaci” e che il Governo può raggiungere ora l’intesa con le regioni. Il parere ha anche segnalato per i settori per i quali la delega è scaduta, dirigenza e servizi pubblici, che una nuova delega è un percorso possibile ma non è l’unico, ritenendo ipotizzabile anche un disegno di legge governativo.
La CONFEDIR consapevole della necessità di una riforma della dirigenza pubblica, non ritiene però accettabile che un’eventuale disegno di legge riproponga alcuni contenuti dei provvedimenti approvati in precedenza e chiede, pertanto al Ministro Madia, un incontro urgente sul tema.
Scarica il Parere del Cons.St., comm. spec., 17 gennaio 2017, n. 83.
Rassegna stampa
Lunedì 16 gennaio 2017
Corriere della Sera
Pagelle statali arriva l’albo di chi valuta
Il Messaggero
Licenziamenti più veloci per i furbetti
Sferzata sulle valutazioni dei dirigenti: arrivano gli esaminatori indipendenti
Affari & Finanza
Gli esami che servono alla burocrazia
La Repubblica
UE, ultimatum all’Italia “Manovra da 3,4 miliardi”
Italia Oggi Sette
Fondi Europei, è inutilizzato l’87% degli stanziamenti
Il Sole 24 Ore
Per le banche centrali, un anno in trincea
La Stampa
Crescita e sviluppo, Italia bocciata
11-12 Gennaio
Giovedì 12
Corriere della Sera
Non voteremo l’articolo 18
Attenti a non snaturare i buoni lavoro se no meglio le urne
Il Sole 24 Ore
Riforma Madia pronti i correttivi dopo la Consulta
La Repubblica
Articolo 18 no al referendum
La Stampa
Niente spallata al Jobs Act delusione e rabbia per una decisione politica
Mercoledì 11
Il Messaggero
Meno paletti su permessi sindacali
Statali il Governo dimezza la riforma