Pubblichiamo con piacere l’editoriale di Sabino Cassese, (Corriere della Sera di oggi 30 ottobre 2017), che replica al Prof. Romano Prodi che il 26 ottobre u.s. a Milano aveva affermato che «La Pubblica amministrazione è il vero problema italiano».

L’illustre giurista nonché giudice emerito della Corte costituzionale dopo aver indicato le cause che rallentano e paralizzano la Pubblica Amministrazione conclude:  “Da questa situazione non si esce calando sulle amministrazioni una nuova riforma amministrativa, ma liberandole dai troppi vincoli e dalle troppe minacce dettate dalla cultura del sospetto e coinvolgendole in un processo di rinnovamento che valorizzi e mobiliti i migliori (ce ne sono), rendendoli partecipi della gestione dello Stato”.

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Il Segretario Generale della CONFEDIR Michele Poerio si augura che la classe politica accolga i suggerimenti del Prof. Cassese evitando nella prossima legislatura di calare dall’alto l’ennesima riforma della Pubblica Amministrazione e della dirigenza in particolare che rischia di non rispondere alle esigenze di rinnovamento delle Pubbliche Amministrazioni, se non affronta le criticità antiche dell’organizzazione del lavoro pubblico.

La Corte costituzionale in “confusione di ruoli” rispetto a Governo e Parlamento

Il commento, del Segretario Generale CONFEDIR e Presidente FEDER.S.P.e V. prof Michele POERIO e del Dott. Carlo SIZIA (Direttivo Naz. FEDER.S.P.e V),

alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha ritenuto legittima la mini rivalutazione delle pensioni

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LA CORTE dei CONTI – sezione giurisdizionale LAZIO ha fissato per il ricorso n. 74779 (avverso il decreto legge n. 65/2015 convertito nella legge 109/2015) l’udienza pubblica lunedì 19 marzo 2018.