News a cura di M. Perelli Ercolini
I TAGLI ALLE PENSIONI OVER 90.000 euro vanno alla CORTE COSTITUZIONALE
Il 23 aprile la Consulta dovrà esaminare il ricorso del Giudice unico della Corte dei Conti della Campania Dott. Cassaneti cui si era rivolto un giornalista in pensione lamentando l’ingiustificata ed illegittima riduzione per legge del suo vitalizio superiore ai 90 mila euro lordi l’anno.
Come più volte riportato già la Corte costituzionale con la sentenza n. 241 del 24-31 ottobre 2012 ha testualmente affermato che, il contributo previsto a carico dei trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie “ha natura certamente tributaria, in quanto costituisce un prelievo analogo a quello effettuato sul trattamento economico complessivo dei dipendenti pubblici” già dichiarato illegittimo con la sentenza n. 223 del 2012.
La norma contestata, infatti, “integra una decurtazione patrimoniale definitiva del trattamento pensionistico, con acquisizione al bilancio statale del relativo ammontare, che presenta tutti i requisiti richiesti dalla giurisprudenza di questa Corte per caratterizzare il prelievo come tributario”.
Purtroppo, ma solo per un banale motivo tecnico, cioè per un “pasticcio giuridico” (dovuto all’accavallarsi di un secondo decreto-legge), la Consulta non aveva potuto dichiararne l’incostituzionalità.
Ora il Giudice unico della Corte dei Conti della Campania Dott. Cassaneti ha individuato l’esatta norma di legge da cancellare e la Consulta il 23 aprile prossimo non potrà far altro che accogliere tale eccezione, applicando lo stesso principio giuridico già fissato pochi mesi fa nella sentenza n. 241 del 2012 conseguente alla pronuncia n. 223 dell’8-11 ottobre 2012 che aveva eliminato i tagli sugli stipendi dei soli magistrati.