ARAN – Accordo quadro RSU
Riunione ARAN 1 luglio 2014
Accordo quadro per la costituzione delle RSU del personale delle aree dirigenziali
Ieri pomeriggio (1° luglio) si è tenuta all’ARAN una riunione, presenti tutte le Parti sociali, per discutere dell’accordo quadro, propedeutico per la costituzione delle RSU del personale delle aree dirigenziali.
La CONFEDIR rappresentata dal prof. Poerio ha chiesto la parola per prima ed ha esposto le proprie posizioni in merito. La Confederazione ha impugnato innanzi al Tribunale di Roma, ex art. 700 cpc, il CCNQ siglato il 5 maggio u.s. ritenendolo illegittimo. All’udienza del 26 giugno u.s. si è discusso principalmente del primo motivo del ricorso (cioè quello che riguarda l’impossibilità di svolgere le elezioni delle RSU in tempi brevi e la conseguente illegittimità della sospensione delle prerogative sindacali/distacchi nelle more). E’ stato annunciato, pertanto, che la CONFEDIR proporrà reclamo avverso l’ordinanza del Giudice che ha respinto il ricorso.
Il prof. Poerio ha evidenziato che “la convocazione per la giornata di oggi avente ad oggetto le elezioni delle RSU, conferma l’impossibilità della clausola e la sua illegittimità”.
Il termine perentorio del 30 giugno 2014 inserito nell’art. 9, comma 2 del CCNQ non era congruo ed adeguato per la realizzazione delle RSU. In quanto sono stati necessari per il comparto ben 14 mesi per l’organizzazione delle elezioni RSU, nonostante lo stesso avesse concrete esperienze di gestione di precedenti elezioni, e già stipulato un Accordo collettivo quadro risalente al 7 agosto 1998.
La CONFEDIR, nel ribadire la propria contrarietà alla costituzione delle RSU per la dirigenza, ha chiesto di aprire un tavolo negoziale, (ai sensi dell’art. 7 comma 3 del DL 90/2014), sull’art. 9 del CCNQ, che ha sospeso dal 1° luglio l’utilizzo dei distacchi fruiti sotto forma di cumulo dalle OOSS.
Le altre Confederazioni hanno condiviso la richiesta, per cui il Presidente dell’ARAN ha dichiarato che rappresenterà la posizione espressa alla Funzione Pubblica.
Il tavolo, pertanto, non ha ritenuto opportuno neanche esaminare la bozza di regolamento predisposta dall’ARAN.
La CONFEDIR esprime viva soddisfazione per il fatto che tutte le Confederazioni abbiano condiviso la proposta avanzata e ritrovato una posizione unitaria in merito alle prerogative sindacali fortemente compromesse sia dal CCNQ del 5 maggio u.s., che dal DL 90/2014 che le riduce ulteriormente del 50%.
Tali interventi compromettono la possibilità di svolgere efficacemente l’attività sindacale per tutte le Confederazioni e non solo per quelle autonome, e comportano una irreversibile limitazione dei diritti di libertà sindacale.
Le ambiziose sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi non possono essere vinte escludendo dai processi di riforma la classe dirigente pubblica, che è da considerarsi basilare, non solo ai fini della crescita della coesione sociale e della solidarietà nazionale, ma anche come presupposto per lo sviluppo economico e competitivo dell’intero sistema Italia.
In allegato il TESTO completo dell’intervento della CONFEDIR.