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Il caso Roma

CORRUZIONE SISTEMICA, SELEZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE E DECLINO ITALIANO
di Alberto Vannucci *
In un quadro politico così frastagliato, una sorta di “partito unico degli affari”si va oggi affermando come il principale centro di potere in grado di guardare lontano nel pianificare le proprie attività, coltivando con lungimirante dedizione contatti trasversali con un potere politico corruttibile. E’ in questo universo di grandi e piccoli comitati d’affari che probabilmente va ricercato uno dei collanti invisibili del connubio bipartisan che a livello nazionale assicura certezze di stabilità a grandi intese politiche manifeste e nascoste, grandi opere d’indiscussa utilità e ancor più grandi profitti nascosti…..
Occorre chiederci se una struttura di regole come quella esistente in Italia – ad altissima densità di norme e disposizioni regolative, con procedimenti vischiosi in termini di tempo e costosi per chiunque si confronti con l’amministrazione pubblica – incoraggi la formazione e favorisca il successo di organizzazioni politiche ed economiche favorevoli ad attività produttive, o al contrario di natura predatoria, parassitaria e redistributive…..
Di qui le radici profonde del declino italiano: non tanto l’inerzia istituzionale, quanto piuttosto i vincoli sulle possibilità di riforma presente – gli ostacoli a politiche di liberalizzazione, semplificazione burocratica, anticorruzione – frutto di scelte ed esperienze del passato.
E’ nella distorsione dei processi di selezione e ascesa della nuova “classe dirigente” italiana che si misura dunque un ulteriore costo non quantificabile in termini monetari – ma particolarmente insidioso – della corruzione sistemica. Il motore della prosperità è la presenza di incentivi sociali che spingono gli individui a scommettere nell’istruzione e nel progresso tecnologico, ma questo delicato meccanismo perde colpi e s’inceppa quando invece il “talento” premiato nell’attività imprenditoriale e politica è un altro. La politica diventa così la prosecuzione degli affari con altri mezzi…..
Uscirne non sarà facile, specialmente se non si prende atto della natura ancora sistemica della realtà di corruzione svelata dall’inchiesta Expo, Mose etc, interpretando questo malcostume come mera somma di condotte individuali. Al contrario, quelle che emergono sono reti ampie, durature e ben strutturate di relazioni che, rispetto a quelle emerse negli anni di “mani pulite”, vedono una semplice riallocazione di ruoli e risorse, ma proseguono con successo nell’opera di saccheggio dei bilanci pubblici.

* Professore di Analisi delle Politiche Pubbliche Università di Pisa, Comitato Scientifico di Società Libera

Regione Emilia Romagna

In atto da tempo la collaborazione con la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna e le categorie sindacali su punti di comune interesse, la CONFEDIR firma l’accordo tra l’Assessorato per la Salute e le confederazioni del Comparto Sanità in materia di programmazione sanitaria nel rispetto del Patto per la Salute 2014-2016.
Scarica il verbale dell’incontro dell’11 novembre.

Rassegna stampa

Mercoledì 3 Dicembre 2014
Corriere della Sera
Il Paese sommerso delle multe europee
Il Fatto Quotidiano
Fondi pensione, vietato sapere quel che fanno
Ichino e la solita teoria dei bambaccioni
Il Giornale
Madia semplifica con fiumi di carta
Il Mattino
Lavori per le scuole
Il Sole 24 Ore
Il rischio di un pasticcio
L’aumento del debito e i rapporti finanziari fra Stato e INPS
Il Tempo
Appalti d’oro con i rifiuti
Il dossier della CISL, Renzi crea precariato

Editoriale di Stefano Biasioli

Lavori in casa ARAN

Rassegna stampa

Martedì 2 Dicembre 2014
Corriere della Sera
Il PIL calato dello 0.5% in un anno
Due super commissari al Mose
Il Messaggero
Contro il caos delle leggi in arrivo 5 nuovi codici
Il Sole 24 Ore
Ai supplenti anzianità in busta paga
Le guerre tra poveri alimentano i populismi
Burocrazia, un taglio del 20%
Italia Oggi
La vera Spending Review si fa abolendo le Regioni
Libero
Regalo di Natale ai pensionati

Rassegna stampa

Lunedì 1 dicembre 2014
CorrierEconomia
Pensioni, serve un’operazione verità
Il Messaggero
Pensioni, nel 2015 aumenti azzerati
Giornale Controcorrente
I mandarini non mollano gli stipendi d’oro
La Stampa
L’allarme delle Province
Il Sole 24 Ore
Il primato delle Province
Ravenna ha il passo da leader
Italia Oggi
Agli avvocati serve il contratto
Tecnica della Scuola
Gli adempimenti per le scuole prima delle elezioni RSU

Rassegna stampa

Venerdì 28 Novembre 2014
Corriere della Sera
L’agenda del presidente
Cronache del Garantista
Cari precari, è una sentenza storica: fatevi assumere
Il Tempo
La super riforma di Renzi si è impantanata
Manifesto Inserto
Il Welfare a rischio

CNEL – Presentazione annuale

Presentazione della Relazione annuale 2014 al Parlamento e al Governo
sui livelli e qualità dei servizi offerti dalle
Pubbliche Amministrazioni centrali e locali
alle imprese e ai cittadini
Roma,  10 dicembre 2014


Scarica l’Invito

Rassegna stampa

Giovedì 27 Novembre 2014
ArezzoWeb
CNEL, CGIL, no a emendamento comm. affari costituzionali, atto gravissimo
Avvenire
Una sentenza che può costare 7.5 miliardi
Corriere della Sera
In Aula il regno della confusione
Pensioni alte, tetto dal 2015
Il Fatto Quotidiano
Il miracoloso Juncker
Pensioni d’oro, da Palazzo Chigi siluro a Padoan
Il Messaggero
Scuola, condanna UE, basta con i precari vanno subito assunti
Il Sole 24 Ore
La parola alla Consulta e ai giudici di merito
Scuola, la UE boccia l’Italia
Italia Oggi
Stop al precariato nella Scuola
La Repubblica
E la sinistra interna prepara la rivincita al Senato

Comunicato ANIEF

Sentenza Corte Giustizia Europea precariato: vittoria! Giornata storica

Grande vittoria dell’ANIEF!!!

“Il presidente ANIEF Marcello Pacifico così commenta ” La sentenza arriva a distanza di quasi cinque anni da quando l’ANIEF avviò la vertenza sovranazionale e dopo migliaia di ricorsi presentati nei tribunali del lavoro italiani, che si vanno a sommare alla miriade di denunce pervenute alla Commissione Europea: “arriviamo a questo importante evento presso la Curia del Corte di giustizia europea  dopo esserci imposti già in diverse occasioni nei tribunali italiani, con risarcimenti a favore dei lavoratori in media di 30mila euro per ognuno. Sull’esito del processo, che interessato la vita professionale e personale di tantissimi precari, siamo fiduciosi””.
Scarica la Sentenza della Corte Europea