Comunicati

Privacy dirigenti

L’ANAC sospende l’obbligo di pubblicazione
dei dati patrimoniali dei dirigenti

L’ANAC con delibera n. 382 del 12 aprile 2017 ha deciso di sospendere l’efficacia della delibera n. 241/2017 “Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016”, limitatamente alle indicazioni relative all’applicazione dell’art. 14 co. 1, lett. c) ed f) del d.lgs. n. 33/2013 per tutti i dirigenti pubblici, compresi quelli del SSN, in attesa della definizione nel merito del giudizio o in attesa di un intervento legislativo chiarificatore.

ARAN

Prossima convocazione per la ripartizione dei distacchi e permessi per il triennio 2016-2018 lunedì 3 aprile!

TU sul Pubblico Impiego

La CONFEDIR prosegue nel suo lavoro di studio e proposte emendative in merito alla riforma del Pubblico Impiego (AG 391-393); già audita alla Camera dei Deputati lo scorso 22 marzo alla Commissione per la Semplificazione, porterà il suo contributo anche all’audizione del 4 aprile p.v. alla Commissione Lavoro.

FISCO

Il Diritto Quotidiano
Evasione fiscale, bisogna riformare tutto il sistema tributario.
Di Pietro P. Boiano – DIRSTAT

CNEL-Nuovo testo di riforma

Martedì 21 Febbraio l’Assemblea del CNEL ha approvato all’unanimità il testo di una proposta di legge di riforma dello stesso che è stata poi inviata, dal Presidente Delio NAPOLEONE, ai Presidenti del Senato e della Camera.
Si tratta di un atto di responsabilità degli ATTUALI CONSIGLIERI del CNEL. Se il REFERENDUM del 4 DICEMBRE ha stabilito che il CNEL DEBBA VIVERE, è infatti indispensabile che esso VIVA, non sopravviva. Deve operare nel rispetto del dettato costituzionale ed essere una sede di incontro di tutte le parti sociali nonché di confronto mediato sui grossi temi sociali ed economici di questo Paese. Un luogo di incontro-confronto, come avviene in tutti i paesi della UE e come è testimoniato dalla loro sintesi, il CESE. I principali aspetti della proposta di riforma riguardano fondamentalmente la composizione del CNEL e le sue funzioni. Viene garantita la presenza in seno all’organo costituzionale a tutte le Confederazioni rappresentative. Questa è un’innovazione sostanziale, che prende atto del pluralismo sociale e lavorativo esistente in questo Paese, frammentato politicamente e non solo. Alle funzioni attuali si aggiungono la certificazione del grado di rappresentatività nazionale delle organizzazioni sindacali nel settore privato; la redazione di specifici rapporti (trimestrali, semestrali ed annuali) sul mercato del lavoro e sul BES (benessere equo e sostenibile); i pareri obbligatori preventivi e non vincolanti sul documento di economia e finanza e sulla relativa nota di aggiornamento alla legge di bilancio. Il Segretario Generale di CONFEDIR, Michele POERIO, unitamente ai rappresentanti di altre Confederazioni, condivide pienamente la proposta unitaria di riforma ritenendola in grado di rappresentare la base per un rilancio concreto delle funzioni del CNEL e per la ripresa – in un Paese pieno di divisioni più o meno comprensibili – di un PIENO e CONCRETO DIALOGO SOCIALE, sui temi vitali dell’economia e del lavoro. Di fronte ai problemi attuali, alle difficoltà a riposizionare la nostra economia sui mercati globali, a ripristinare coesione in un corpo sociale sempre più frammentato, il CNEL, per il Segretario Generale, deve tornare ad essere quella camera di compensazione e di confronto di tutte le parti sociali così come pensata dai Padri costituenti che, con l’art. 99, hanno fatto delle sue rappresentanze, un’istituzione della democrazia.

Funzione Pubblica

RIORDINO DISCIPLINA LAVORO PUBBLICO

Durante l’incontro di ieri il Ministro Madia ha affermato che la riunione con le parti sociali va considerata come la prima tappa di un percorso che porterà, nei prossimi mesi, all’approvazione definitiva del decreto legislativo auspicando così un confronto costruttivo.  Il testo proposto contiene 3 punti principali: 1) fine del precariato nella PA, 2) riapertura della stagione contrattuale, 3) nuove relazioni sindacali per una contrattazione regolata e responsabile. È stata distribuito una proposta di modifica del 165/2001 e del 150/2009.
La posizione CONFEDIR:
apprezzando l’intervento del Ministro si riserva di esprimersi nel merito dopo un attento esame dei testi distribuiti; ritiene valido il punto sulla stabilizzazione dei precari che deve includere necessariamente il personale dirigenziale della Sanità. Ha ribadito che il rinnovo contrattuale deve riguardare anche la dirigenza e sarebbe inaccettabile un contratto alla Robin Hood, come più volte prospettato. Le relazioni sindacali devono  essere improntate ad una parità effettiva tra le parti sociali. Non è accettabile quanto è accaduto al Ministero del Lavoro, dove l’accordo sulla previdenza è stato siglato solo con CGIL CISL e UIL. Si potrebbe ipotizzare un comportamento antisindacale. Si è chiesta l’istituzione di un tavolo tecnico per un lavoro proficuo che porti ad un testo condiviso anche con le parti sociali.
Alla fine degli interventi delle parti sociali il Ministro ha dichiarato di accogliere la richiesta avanzata da CONFEDIR e CISAL per l’istituzione di un tavolo tecnico sui testi decreti proposti.

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Convocazione per la CONFEDIR e le parti sociali mercoledì 15 febbraio ore 15.30 con oggetto:
“Riordino della disciplina del lavoro pubblico – Questioni connesse all’articolo 17 della legge 7 agosto 2015 n. 124”

Debito pensionistico ed attuazione APE

Senato della Repubblica
Commissione Lavoro e Previdenza Sociale
Giovedì 2 Febbraio 2017


Comunicazioni del Ministro del Lavoro Poletti sulla situazione del debito pensionistico e sull’attuazione dell’APE

Il Presidente della Commissione, On . Sen. Sacconi, motiva la necessità di una discussione sulle misure previdenziali inserite nell’ultima legge di bilancio.
In sede di replica, il Ministro Poletti assicura che il sistema previdenziale garantisce gli equilibri di bilancio e gli obiettivi di piena sostenibilità, come già definiti in sede europea, ribadendo che il debito previdenziale non può essere ricompreso fra gli indicatori del debito pubblico. Per approfondimenti si rimanda al resoconto stenografico.

Corte Costituzionale: incostituzionali i meccanismi di decadenza automatica degli incarichi dirigenziali

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 15/2017, ha dichiarato incostituzionale l’art. 2 comma 20 del Dl 95/2012 (la Spending Review del Governo Monti).
La Consulta ha richiamato la numerosa giurisprudenza contraria alla decadenza automatica degli incarichi dirigenziali: “una cessazione automatica, ex lege generalizzata, di incarichi dirigenziali, viola, in carenza di idonee garanzie procedimentali, i principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità ed, in particolare, il principio di continuità dell’azione amministrativa che è strettamente correlato a quello di buon andamento; che la esistenza di una preventiva fase valutativa risulta essenziale anche per assicurare il rispetto dei principi del giusto procedimento, all’esito del quale dovrà essere adottato un atto motivato che ne consenta comunque un controllo giurisdizionale“.
La CONFEDIR auspica, anche alla luce di questa sentenza, la ripresa del confronto, come chiesto la settimana scorsa al Ministro Madia sulla riforma della dirigenza.
Questa sentenza ripropone due temi importanti per la dirigenza pubblica, l’illegittimità della decadenza automatica dell’incarico dirigenziale e la necessità di un sistema efficace di valutazione che, come ha affermato il Consiglio di Stato, rappresenta una condizione indefettibile per la riforma.

INPS: nuovi criteri per l’accertamento dell’anzianità contributiva

Si pubblica la circolare n. 10/2017 con la quale l’INPS spiega che, dopo la riforma Fornero (legge n. 214/2011) coloro che hanno contributi pagati in una gestione esclusiva dell’Inps (ex Inpdap, Cpdel,  ecc.)  possono maturare il diritto a una pensione con il sistema contributivo a partire dal 1° gennaio 2012, al raggiungimento dei requisiti previsti dalla legge. Ciò è possibile perché tali casse prevedono gli istituti della riunione/ricongiunzione dei servizi prestati presso più amministrazioni statali o presso enti.

Legge Madia

Il Consiglio di Stato ha reso il parere sulle modalità di attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 251 del 2016 sulla riforma Madia.
Nel parere, il Consiglio di Stato, ha affermato che non è necessario intervenire nuovamente sulla legge delega, che i decreti legislativi già adottati “restano validi ed efficaci” e che il Governo può raggiungere ora l’intesa con le regioni. Il parere ha anche segnalato per i settori per i quali la delega è scaduta, dirigenza e servizi pubblici, che una nuova delega è un percorso possibile ma non è l’unico, ritenendo ipotizzabile anche un disegno di legge governativo.
La CONFEDIR consapevole della necessità di una riforma della dirigenza pubblica, non ritiene però accettabile che un’eventuale disegno di legge riproponga alcuni contenuti dei provvedimenti approvati in precedenza e chiede, pertanto al Ministro Madia, un incontro urgente sul tema.
Scarica il Parere del Cons.St., comm. spec., 17 gennaio 2017, n. 83.