Comunicati

Dl 44/2023 rafforzamento capacità amministrativa

Camera dei Deputati – 9 Maggio 2023
La CONFEDIR audita sul Dl 44/2023 sul rafforzamento della capacità amministrativa
Leggi il comunicato confederale ripreso anche dall’Agenzia di stampa Public Policy.

ARAN-rinnovo ccnL area FC

ARAN – 13 Aprile 2023
Prosegue il confronto in ARAN per il rinnovo del CCNL 2019-2021 relativo al personale delle aree funzioni centrali.
Leggi il comunicato CONFEDIR  del 17 aprile e quello relativo alla riunione del 2 maggio.

evento censis

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E SICUREZZA

Roma 26 gennaio 2023
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E SICUREZZA
La CONFEDIR al tavolo del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Leggi il comunicato confederale ed il comunicato del Segretario Generale.

DIRIGENZA PUBBLICA: AL VIA IL RINNOVO dei CONTRATTI

COMUNICATO CONFEDIR

L’ARAN ha convocato i sindacati per il rinnovo dei contratti 2019-2021 dei dirigenti delle funzioni centrali e dei dirigenti medici e sanitari.
Si aprono le trattative dei contratti, ormai scaduti da un anno, che riguardano circa 135.000 medici e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale e 6.000 dirigenti e professionisti, dei Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti Pubblici non economici.
In questi anni la CONFEDIR ha sollecitato alle istituzioni, ripetutamente e con fermezza il rinnovo dei contratti di lavoro della dirigenza pubblica in particolar modo di quello dei medici, in prima linea nel corso della pandemia da COVID 19. “Accogliamo positivamente l’apertura delle trattative. – afferma il Segretario Generale Michele Poerio – I contratti sono la linfa dei cambiamenti, indispensabili per la Pubblica Amministrazione. Lavoreremo per contenuti convincenti in termini di prospettive di carriera, autonomia, formazione e welfare, perché la Pubblica Amministrazione attragga i talenti migliori ed i giovani.
La nostra Confederazione è pronta per un dialogo costruttivo e corretto”.

Comunicato confedir

I GRANDI CAMBIAMENTI IMPONGONO CORAGGIO, VISIONE E CAPACITA’ PER LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DEL
PAESE, MA ANCHE CONFRONTO E DIALOGO CON TUTTE LE PARTI SOCIALI.

Il Segretario Generale, Prof. Michele Poerio, nel congratularsi con il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni, ha chiesto nell’imminenza dell’adozione della prossima legge di bilancio il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali.
I tempi sono palesemente difficili. La guerra in Ucraina, l’emergenza climatica così pesante in questo periodo di catastrofi, la pandemia ancora non domata, la crisi energetica e l’impennata dell’inflazione, con la conseguente grave diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, hanno moltiplicato le disuguaglianze.
Ci auguriamo, ha detto il Segretario Generale, che il nuovo Governo instauri subito un confronto con le Parti sociali, con tutte le Parti sociali e non solo con alcune, sulle tematiche più urgenti, economia, lavoro, welfare, pubblica amministrazione.
Ribadiamo ancora una volta che, per progettare il futuro del Paese e per il suo rilancio, occorre una visione unitaria, che superi gli individualismi.
I grandi cambiamenti impongono coraggio, visione e capacità per lo sviluppo economico e sociale del Paese, ma anche confronto e dialogo sociale.
La classe dirigente è pronta e disponibile per un confronto costruttivo con il Governo.

RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI, ADEGUATE ALL’INFLAZIONE

Il conguaglio è anticipato a novembre 2022
Scarica gli allegati INPS: Circolare n. 120 del 26-10-2022 – Allegato alla circolare.

la sanità è un investimento non un costo

Leggi il comunicato stampa CONFEDIR.

comunicato stampa Decreto aiuti bis

COMUNICATO STAMPA CONFEDIR

Il Decreto Aiuti bis 2022, approvato il 5 agosto dal Consiglio dei Ministri, stabilisce la rivalutazione anticipata da ottobre 2022 nella misura del 2%, limitatamente alle pensioni di importo mensile pari a 2.692.00 euro lordi, corrispondenti all’importo annuo di 34.996.00 lordi.
Pertanto, sono escluse per ora, tutte le pensioni superiori ai suddetti importi. Dal 1° gennaio 2023 saranno rivalutate le stesse suddette pensioni sulla base del tasso di inflazione che sarà stabilito dall’ISTAT (al momento vicino all’8%) detratta, ovviamente, la percentuale anticipata del 2%. Per le pensioni superiori agli importi di cui al primo capoverso non è dato conoscere l’orientamento del Governo (futuro). Saranno applicati i tre scaglioni del 2022? Cioè 100-90-75%? O i sette scaglioni del 2019 e 2020?
Da ricordare che, nel 2022, le pensioni sono state rivalutate del tasso inflattivo dell’1.7% provvisorio. Essendo il tasso definitivo dell’1.9%, nei prossimi mesi verranno effettuai i conguagli per lo 0.2%, con decorrenza dal 1° gennaio 2022 (inclusivi di arretrati), sempre applicando i tre scaglioni 100-90-75% a seconda degli importi dei trattamenti pensionistici in godimento.

news udir

COMUNICATO STAMPA
DIRIGENTI SCOLASTICI – Sempre meno sedi, Pacifico (UDIR): “In 20 anni scomparso un posto su tre nel silenzio colpevole dei sindacati”

Non si arresta il lento declino della dirigenza scolastica: ancora -129 presidi. Il presidente nazionale di UDIR, giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici, Marcello Pacifico denuncia una situazione paradossale: nonostante la scuola italiana faccia perno sulla figura centrale del dirigente scolastico, “in 20 anni è scomparso un posto su tre; in questa situazione bisognerebbe ribellarsi, chiedere un cambio deciso di rotta e invece i sindacati rimangono in silenzio. Sono 590 ancora le sedi non assegnate per risparmio, così non si va da nessuna parte”.

Intanto continuano gli incontri tra ministero dell’istruzione e sindacati rappresentativi sul tema delle assunzioni dei dirigenti scolastici. L’informativa ha illustrato la questione inerente alle assunzioni da settembre di 317 nuovi presidi. Si registra un divario tra le scuole normodimensionate vacanti e disponibili (393) e i posti autorizzati da Mef per le assunzioni (317). Ciò che preoccupa di più è constatare come in alcune regioni del sud Italia (Sicilia, Puglia, Campania, Abruzzo e Calabria) vi siano 0 assunzioni.
Secondo il parere di UDIR il paradosso è servito: là dove bisognerebbe incentivare le assunzioni si rimane immobili. Si alza il numero delle scuole sottodimensionate e scende quello delle scuole nel complesso.

Marcello Pacificoleader di UDIR, ha sottolineato come sia necessario cambiare al più presto rotta: “nel 2005/06 avevamo 10.700 posti per presidi; questo prima della legge 133 del 2008 e del DPR 81, che hanno ridotto le sedi di presidenza drasticamente. In tutto questo i sindacati dove erano, dove sono? Non hanno fatto niente in questi anni contro i tagli. Non si sono ribellati nemmeno quando sono stati cassati 15mila plessi; prima erano 60mila, adesso 45mila. Questa deriva porta poi a casi limite, con presidi costretti a occuparsi di moltissime scuole in reggenza. Possiamo purtroppo dire che è stato venduto sull’altare delle reggenze il numero delle sedi scolastiche, con l’ulteriore riduzione di 122 sedi. Per non parlare delle 500 sedi normodimensionate che non possono avere un dirigente scolastico: questo è un altro scandalo della scuola dell’Autonomia. Tutto ciò porta a solo 317 nuove assunzioni, con zero assunzioni al sud. Così non va bene, per rilanciare il futuro del nostro paese è necessario puntare sull’istruzione”.