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IN BREVE n. 42-2021 – Decreto-MLPS-MEF-figli-disabilita – INL nota-1550-13ott2021 – Lettera del Presidente Forum Pensionati – INPS Mess_3495 del 14ott2021 – CASS sezIII_civ sent_27109-2021 – INPS Mess_3555 del 19ott2021

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IN BREVE n. 41-2021 – GREEN PASS LINEE GUIDA PER LE PPAA – INPS Mess_3154 del 21sett2021 – Nota-ISTAT-tasso-capitalizzazione-2021 – Garanteprivacy-9707431-1.5_1_ – DPCM_12_ottobre – Decreto-8ott2021 FunzPubblica – INPS Mess_3474 del 14ott2021

Il ruolo del digitale nella transizione ecologica delle imprese

REGIONE VENETO – 18 Ottobre 2021
LA CONFEDIR AL TAVOLO “Il ruolo del digitale nella transizione ecologica delle imprese” – Leggi il comunicato stampa.

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COMUNICATO STAMPA
DIRIGENTI SCOLASTICI – Formazione neoassunti, il ministero dell’Istruzione ha trasmesso le linee operative, UDIR comunica

 

Il ministero dell’Istruzione ha trasmesso le linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti per l’anno scolastico 2021-2022

Come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, “con la nota 31852 del 13 ottobre il ministero dell’Istruzione trasmette le linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti per l’anno scolastico 2021-2022. Il periodo di formazione e prova ha una durata pari all’anno scolastico, nel corso del quale dovrà essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi. È possibile sospendere il periodo di formazione in caso di malattia e negli altri casi espressamente previsti dalle leggi o dagli accordi collettivi”.
Per quanto riguarda l’attività di accompagnamento, della durata di 25 ore, gli USR avvalendosi della collaborazione di dirigenti scolastici con funzione di tutor, avranno cura di organizzare iniziative orientate a sostenere il neoassunto nella complessa fase di ingresso nel nuovo ruolo.
Lo scambio tra tutor e dirigenti riguarda in particolare: le operazioni connesse con l’avvio dell’anno scolastico; l’organizzazione del lavoro del personale (piano annuale delle attività, funzionigramma, ecc.); la definizione della contrattazione di Istituto e delle forme di incentivazione del personale;
– elaborazione del Piano delle azioni formative di istituto, compresi gli impegni per l’anno di formazione del personale docente neoassunto; la predisposizione dei documenti strategici della scuola (Piano triennale dell’offerta formativa, Rapporto di Autovalutazione, Piano di miglioramento, Rendicontazione sociale); la cura per la sicurezza e la prevenzione dei rischi e per la gestione di situazioni di emergenza; i rapporti con il DSGA; la gestione amministrativo-contabile dell’istituto; la gestione giuridico-amministrativa del personale e gestione del contenzioso; la trasparenza, pubblicità legale e tutela della privacy; la gestione degli Organi Collegiali e rapporti con le organizzazioni sindacali; la predisposizione delle diverse fasi relative alle iscrizioni degli alunni; la definizione degli organici del personale; la gestione delle diverse fasi della valutazione, dal sistema degli scrutini e degli esami ai rapporti con l’INVALSI.
L’attività di formazione, della durata di 50, viene organizzata dagli USR di norma, per gruppi possibilmente non superiori non superiori a 21 dirigenti neoassunti e, ove possibile, saranno articolate per grado di istituzione scolastica. L’attività riguarda: Area dell’ordinamento scolastico; Area giuridico amministrativa; Area professionale e formativa.

Scadenze – 18 ottobre 2021

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COMUNICATO STAMPA
ISTRUZIONE – Sicurezza, dati Legambiente poco allegri. UDIR: “il Pnrr rappresenta un’occasione d’oro
investiamo bene i fondi”

Il Pnrr porterà nel mondo della scuola ben 18 miliardi di euro, una cifra davvero enorme. Il rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola” del 2020 mette a nudo tutte le verità sulla qualità dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, non lasciando spazio a dubbi. Dal quadro emerso urge intervenire, investendo nell’ammodernamento del nostro patrimonio edilizio scolastico sfruttando i fondi in arrivo.

Marcello Pacifico (UDIR): “È necessario intervenire con urgenza, rivedendo e rivalutando la responsabilità civile e, soprattutto, quella penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sugli ambienti di lavoro. Il sindacato è da sempre in prima linea nella difesa del dirigente scolastico, si è più volte mostrato sensibile alla problematica, avanzando diverse proposte emendative”.

Secondo l’analisi di Legambiente la scuola italiana non gode di ottima salute: la metà degli edifici è senza agibilità e i ritardo del Sud su tempo pieno e mense è tangibile. Infatti, come riporta anche Corriere della Sera, “il patrimonio edilizio scolastico in Italia è «vetusto e poco sostenibile: un edificio su due non ha ancora il certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilità (49,9%), prevenzione incendi (43,9%). Sale al 41% nel 2020 la percentuale degli edifici che hanno necessità di manutenzione urgente contro il 29,2% del 2019. Lo afferma il XXI rapporto di Ecosistema Scuola (dati 2020) di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi, sullo stato di salute di 7.037 istituti di 98 capoluoghi di provincia, frequentati da oltre 1,4 milioni di studenti. I nuovi edifici costruiti con criteri di bioedilizia sono lo 0,9%. La maggiore fragilità strutturale viene indicata nelle aree interne più soggette a terremoti e a fenomeni di dissesto mentre la fragilità sociale legata alla povertà educativa e materiale è individuata nelle periferie urbane. Gli edifici in area sismica 1 in tutta la Penisola sono il 4,1%, e quelli in area sismica 2 sono il 30,9%. Al Sud gli edifici complessivamente posti in entrambe le aree sono 86,2%”. Continua a leggere

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COMUNICATO STAMPA
ISTRUZIONE – I dirigenti scolastici chiedono modifica al Piano scuola emergenza Covid-19, Udir: “Non spetta a loro certificare positività”

Marcello Pacifico (UDIR): “La scuola non è un laboratorio di analisi, non è compito dei dirigenti scolastici certificare casi di positività. Come sindacato saremo accanto ai lavoratori tutelandoli”

 

Come riporta la stampa nazionale e locale, 105 dirigenti scolastici Umbri hanno inviato e sottoscritto una lettera in cui chiedono urgentemente una modifica al “Piano Scuola emergenza Covid-19” per l’anno scolastico 2021-2022, nello specifico per la scuola primaria. «Non spetta a noi certificare la positività di uno studente; la procedura prevista per le scuole Primarie è un pasticcio e crea solo confusione: si scelga tra il modello Infanzia e quello delle Superiori», recita uno stralcio della missiva.

IL PUNTO DI VISTA DEL SINDACATO UDIR

Il sindacato, che sta dalla parte dei dirigenti, si era già posto il problema. I dirigenti scolastici UDIR appoggiano infatti “con forza questa iniziativa, fornendo supporto affinché congiuntamente si possa raggiungere l’obiettivo”. A pagina 7 del Piano Scuola emergenza Covid-19 per l’anno scolastico 2021-2022 infatti si legge che “il referente Covid della scuola segnala un caso accertato di positività”. La scuola non può accertare, nel modo più assoluto, nessun caso, non è un nosocomio né un laboratorio di analisi. Dario Tumminelli, dirigente scolastico Udir, ha commentato affermando che “la norma va assolutamente rivista. Non è la scuola che accerta, semmai è l’azienda sanitaria di riferimento che può accertare un caso di positività. Bisogna intervenire ridistribuendo e capovolgendo ruoli e responsabilità”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE MARCELLO PACIFICO

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato UDIR, ha affermato che “la scuola non può e non deve essere un centro di analisi che può certificare casi conclamati di Covid-19, non si può far carico di incombenze che non le competono, né tantomeno si può chiedere al dirigente scolastico adempimenti e responsabilità che esulano dalla propria professionalità. Come sindacato saremo accanto ai lavoratori tutelando i dirigenti scolastici: non è loro compito certificare la positività”.

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COMUNICATO STAMPA
SCUOLA – Algoritmo, dirigenti scolastici in cerca di supplenti. UDIR: “serve profonda riflessione dell’amministrazione, va migliorato”

Tutti in cattedra per l’inizio delle lezioni? Guardando alle singole province e addirittura città il progetto non ha trovato sempre riscontro. La colpa? I precari la attribuiscono al nuovo algoritmo che gestisce le operazioni ma in realtà questo problema si associa ad altri fenomeni che stanno lasciano ancora molti studenti senza insegnanti. Marcello Pacifico (UDIR): “L’algoritmo di quest’anno, per le supplenze da GPS, assomiglia per molti aspetti, soprattutto per gli errori, all’algoritmo utilizzato nella Buona scuola di Renzi. Certamente va fatta una profonda riflessione da parte dell’amministrazione su come migliorarlo, sul perché non ha funzionato correttamente e lo vediamo ancora oggi a Roma e nella provincia, sugli errori rivelati”

 

“Tutti in cattedra per l’inizio delle lezioni” era il proposito del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma, come riporta anche Orizzonte scuola, il progetto “guardando alle singole province e addirittura città non ha trovato sempre riscontro. La colpa? I precari la attribuiscono al nuovo algoritmo che gestisce le operazioni ma in realtà questo problema si associa ad altri fenomeni che stanno lasciano ancora molti studenti senza insegnanti”.
La problematica è stata analizzata dal giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici: Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato UDIR, ha sottolineato come “i dati che leggiamo esigono delle risposte. L’algoritmo di quest’anno, per le supplenze da GPS, assomiglia per molti aspetti, soprattutto per gli errori, all’algoritmo utilizzato nella Buona scuola di Renzi. Certamente va fatta una profonda riflessione da parte dell’amministrazione su come migliorarlo, sul perché non ha funzionato correttamente e lo vediamo ancora oggi a Roma e nella provincia, sugli errori rivelati”.
I dirigenti scolastici UDIR inoltre si sono soffermati su un’altra problematica: la questione dei dati acquisiti dall’algoritmo. “Sicuramente ci sono stati docenti – ha affermato Dario Tumminelli, dirigente scolastico Udir – che non hanno compilato correttamente la domanda, ma in altri casi i dubbi sono irrisolti. Infine certamente va rivista la normativa sulle tempistiche e sulle rinunce. Si registra una gran quantità di rinunce, senza precedenti, che lascerà gli studenti, fruitori del diritto allo studio, senza insegnanti per diverso tempo. L’esigenza pandemica ha certamente costretto l’amministrazione a nuove metodologie di reclutamento per impedire la diffusione del virus, ma è pur vero che il controllo svolto dalle organizzazioni sindacali in occasione delle convocazioni era un valido supporto e aiuto alla stessa amministrazione per prevenire e ridurre le occasioni di errori”.

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IN BREVE n. 40-2021 – CASS Ordinanza_26512 30sett2021 – INPS Mess_3305 del 01ott2021 – INPS Mess_3315 del 01ott2021 – INPS Mess_3339 del 05ott2021 – INPS Mess_3341 del 05ott2021 – MIN_ISTRUZ Circolare_30142 del 01ott2021 – AG_ENTRATE Risposta_681_07ott2021

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IN BREVE n. 39-2021 – La previdenza complementare nei CCNL del pubblico impiego – AG_ENTRATE Risposta_606 17sett2021 –  INPS Mess_3216 del 24sett2021 – INPS CS_Incentivi_Occupazione

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Comunicato stampa CONFEDIR
Brunetta e lo smart working: ritorno al passato.