comunicato stampa Decreto aiuti bis

COMUNICATO STAMPA CONFEDIR

Il Decreto Aiuti bis 2022, approvato il 5 agosto dal Consiglio dei Ministri, stabilisce la rivalutazione anticipata da ottobre 2022 nella misura del 2%, limitatamente alle pensioni di importo mensile pari a 2.692.00 euro lordi, corrispondenti all’importo annuo di 34.996.00 lordi.
Pertanto, sono escluse per ora, tutte le pensioni superiori ai suddetti importi. Dal 1° gennaio 2023 saranno rivalutate le stesse suddette pensioni sulla base del tasso di inflazione che sarà stabilito dall’ISTAT (al momento vicino all’8%) detratta, ovviamente, la percentuale anticipata del 2%. Per le pensioni superiori agli importi di cui al primo capoverso non è dato conoscere l’orientamento del Governo (futuro). Saranno applicati i tre scaglioni del 2022? Cioè 100-90-75%? O i sette scaglioni del 2019 e 2020?
Da ricordare che, nel 2022, le pensioni sono state rivalutate del tasso inflattivo dell’1.7% provvisorio. Essendo il tasso definitivo dell’1.9%, nei prossimi mesi verranno effettuai i conguagli per lo 0.2%, con decorrenza dal 1° gennaio 2022 (inclusivi di arretrati), sempre applicando i tre scaglioni 100-90-75% a seconda degli importi dei trattamenti pensionistici in godimento.

RAPPORTO INPS: Conti in equilibrio

PER CONFEDIR E’ TEMPO DI UNA RIFLESSIONE SUL SISTEMA DI PROTEZIONE SOCIALE

Dal XXIII rapporto annuale dell’Inps, presentato martedì 24 settembre dal Presidente dell’Istituto Gabriele Fava, alla presenza del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera dei deputati, del Ministro del Lavoro e delle Parti sociali, tra cui la CONFEDIR, emerge che i conti sono in equilibrio.

I numeri forniti descrivono un sistema previdenziale solido, sano, che ci consente di guardare con fiducia al futuro.

Condividiamo quanto affermato dal Presidente dell’INPS sulla necessità di sostenere le donne ed i giovani e di valorizzare gli anziani. Per un un buon sistema previdenziale è necessario - afferma il Segretario generale Michele Poerio - adottare misure che migliorino la quantità e la qualità dell’occupazione, e che contrastino l’evasione contributiva.

Ci auguriamo che si sviluppi una riflessione, che coinvolga le Parti sociali, sul sistema previdenziale, onesta e coerente con i dati presentati, così da evitare l’adozione nella prossima legge di bilancio di tagli alla rivalutazione delle pensioni. Occorrono in materia di perequazione misure che consentano di restituire capacità di spesa ai pensionati, tutelandoli dalla spinta inflazionistica. E’ giunto il tempo di separare l’assistenza dalla previdenza, come sostenuto in questi anni da CONFEDIR - conclude Poerio - e’ tempo di interventi strutturali al sistema.


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