Corte Costituzionale: incostituzionali i meccanismi di decadenza automatica degli incarichi dirigenziali
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 15/2017, ha dichiarato incostituzionale l’art. 2 comma 20 del Dl 95/2012 (la Spending Review del Governo Monti).
La Consulta ha richiamato la numerosa giurisprudenza contraria alla decadenza automatica degli incarichi dirigenziali: “una cessazione automatica, ex lege generalizzata, di incarichi dirigenziali, viola, in carenza di idonee garanzie procedimentali, i principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità ed, in particolare, il principio di continuità dell’azione amministrativa che è strettamente correlato a quello di buon andamento; che la esistenza di una preventiva fase valutativa risulta essenziale anche per assicurare il rispetto dei principi del giusto procedimento, all’esito del quale dovrà essere adottato un atto motivato che ne consenta comunque un controllo giurisdizionale“.
La CONFEDIR auspica, anche alla luce di questa sentenza, la ripresa del confronto, come chiesto la settimana scorsa al Ministro Madia sulla riforma della dirigenza.
Questa sentenza ripropone due temi importanti per la dirigenza pubblica, l’illegittimità della decadenza automatica dell’incarico dirigenziale e la necessità di un sistema efficace di valutazione che, come ha affermato il Consiglio di Stato, rappresenta una condizione indefettibile per la riforma.