Governo-parti sociali: firmato l’accordo per conciliare lavoro e famiglia
Il 7 marzo, il Presidente di Confedir Mit ha firmato con il Ministro del Lavoro e tutte le altre parti sociali un’intesa a sostegno delle politiche di conciliazione fra famiglia e lavoro. L’intesa raggiunta ha l’obiettivo di creare le premesse perché l’orario di lavoro possa essere modulato tra i tempi di lavoro e quelli da riservare alla cura della famiglia.
L’intesa prevede un’azione sinergica da realizzare a tutti i livelli: a questo scopo verrà attivato un tavolo tecnico per verificare la possibilità di adottare le migliori buone pratiche di flessibilità family-friendly individuate dall’Osservatorio affidato alla Consigliera nazionale di Parità che dovrà concludere i suoi lavori entro 90 giorni.
Ciascuna di queste misure dovrà essere tradotta in un sistema di regole che potranno essere introdotte nella contrattazione collettiva e, in particolare, in quella di secondo livello, in modo da diventare pratica generale. Tra queste, appare innovativa la possibilità di usufruire del congedo parentale in modalità part time, allungandone la durata. Ma c’è anche l’incentivazione del telelavoro, la creazione di banche-ore, la possibilità di ottenere una modalità di lavoro più flessibile in caso di cura per grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado.
Governo, Regioni ed enti locali si sono impegnati a rafforzare le infrastrutture e i servizi pubblici utili alla conciliazione, rifinanziando, ad esempio, il piano dei nidi per il 2011. Molto positivo il fatto poi che la modulazione degli orari e dei tempi di lavoro possano beneficiare della detassazione del 10% del salario di produttività qualora sia previsto in accordi territoriali o aziendali.
Entro un anno dalla conclusione dei lavori del tavolo tecnico, le parti firmatarie si impegnano ad una verifica della diffusione delle buone prassi nonché delle relative azioni di monitoraggio effettuate dalla cabina di pilotaggio istituita nell’ambito del Piano di azione “Italia 2020 – Programma di azioni per l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro”.
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