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COMUNICATO STAMPA
DIRIGENTI SCOLASTICI – Pacifico confermato presidente dei 400 dd.ss. iscritti a UDIR
Il giovane sindacato, che in pochi anni ha quasi raggiunto la soglia della rappresentatività, intende impegnarsi nella riforma dei nuovi contratti collettivi e integrativi con delle mozioni approvate all’unanimità su middle management, dimensionamento e organici, retribuzione e carriera, sicurezza e responsabilità. Il confronto continuerà con la politica a seguito del dibattito pubblico odierno avvenuto alla presenza del viceministro all’istruzione Anna Ascani e dei rappresentanti di tutto l’arco parlamentare.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato UDIR, ha affermato che “abbiamo approvato 9 mozioni per agire nella nuova attività sindacale: tra esse middle management, ma anche dimensionamento. Per quest’ultimo punto chiederemo che venga ripristinato il numero delle sedi di presidenza cancellate. Una mozione riguarda il fatto di lavorare in sicurezza, che è davvero importante. Chiederemo che venga risolto il problema del sostegno: quando in presenza di uno studente che necessita di sostegno il ds fa il suo Pei richiedendo un tot di ore, non è possibile che poi l’Usr ne dia la metà, comportando il taglio delle ore. Ma abbiamo discusso anche di mobilità sul 100% dell’organico, così da coniugare diritto al lavoro e alla famiglia, inteso anche come diritto alla libertà personale e allo spostamento, che in questi mesi non è scontato. Nuovo tema è quello dei dd.ss. all’estero. Altro argomento cardine il problema della sicurezza: UDIR è nato per l’insicurezza delle scuole con cui i presidi devono combattere. Importante ancora la retribuzione, che è un tema ampio: chiediamo la perequazione esterna rispetto agli altri dirigenti, discorso portato avanti pure in CONFEDIR. Inoltre necessario attivare un’indennità di sede e di rischio. Altro argomento è la carriera. Concludo con l’augurio che presto si possa tornare a essere umani, secondo la natura dell’uomo che Aristotele definiva animale sociale. Il distanziamento sociale è la negazione dell’umanità ma ci stiamo privando di ciò per una causa superiore, nella speranza di tornare presto a essere esseri umani”.