• «Non si può essere «dirigenti» o «guida» di altri senza la consapevolezza di tale responsabilità; e senza, nel contempo, l’umiltà di chi sa di dover rendere un servizio che, seppur di particolare delicatezza e importanza, non dà a chi lo presta diritti di privilegio»

    Vittorio Bachelet

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NEWS UDIR

ISTRUZIONE – Legge di Bilancio: nessuna norma per i dirigenti scolastici. UDIR, non va bene

Udir pronta alla mobilitazione: presenterà modifiche in Parlamento per tutelare i presidi quali datori di lavoro, per valorizzare la loro professionalità, favorire la mobilità, aumentare gli organici ed eliminare le reggenze.

Marcello Pacifico (presidente nazionale UDIR): Ci vuole un segnale forte d’attenzione da parte della politica dopo che in questi mesi migliaia di dirigenti scolastici hanno assicurato l’apertura delle scuole il più possibile in sicurezza.

Nel disegno di legge di bilancio non ci sono norme che riguardano i dirigenti scolastici: Udir, il giovane sindacato dei dd.ss., non ci sta e comunica la sua volontà di presentare in Parlamento proposte volte a salvaguardare il ruolo dei capi degli istituti come datori di lavoro. Pronte misure anche per favorire la mobilità dei dirigenti, l’incremento degli organici e l’eliminazione delle reggenze.

IL PARERE DEL PRESIDNETE MARCELLO PACIFICO
Secondo il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, “la politica deve dare un segnale forte per manifestare alla categoria l’attenzione che merita: in questi duri mesi i dirigenti scolastici hanno assicurato l’apertura degli istituti quanto più in sicurezza e il buon funzionamento del sistema scolastico anche a distanza, attraverso l’avvio di tutte le attività necessarie al prosieguo della Scuola. Noi continuiamo a lottare e siamo pronti alla mobilitazione”.

news udir

COMUNICATO STAMPA
SCUOLA – Giornata sulla sicurezza, eventi in tutta Italia. UDIR: intervenire su istituti scolastici a rischio, scudo penale per i presidi

UDIR ribadisce la necessità di uno scudo penale per meglio tutelare i dirigenti scolastici, soprattutto in questo periodo d’emergenza da Coronavirus, sia in occasione dell’apertura delle scuole che nella didattica a distanza. Vengono richieste le modifiche, dunque, già presentate in Parlamento due anni fa e di recente su Sicurezza.

Dal 2015 il Parlamento ha stabilito che la ricorrenza della tragedia di Rivoli diventasse il giorno nazionale della memoria delle vittime dell’edilizia scolastica e di impegno per una sempre più diffusa cultura della sicurezza tra i giovani, ma anche per valorizzare le attività e le iniziative per la prevenzione dei rischi. Quest’anno gli eventi – formativi e informativi – si sono svolti con qualche ora di ritardo, per dare alle scuole modo di partecipare, anche se a distanza: la lista delle tante iniziative in programma è presente sulla pagina dedicata del sito internet del ministero dell’Istruzione. Nel frattempo crescono le possibilità che per quasi quattro milioni di alunni e studenti l’attività didattica in presenza riprenda dopo l’Epifania: in tal caso, almeno nelle scuole superiori, si tratterebbe di un’occasione d’oro per portare avanti interventi d’urgenza e mettere in sicurezza gli edifici dai rischi.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale UDIR, “assieme alla riabilitazione dei 15 mila plessi e 4 mila istituti dismessi con il dimensionamento, quella della messa in sicurezza delle scuole deve essere una priorità del Governo. Oltre la metà degli attuali edifici scolastici è stato costruito prima del 1976 e in molti casi mancano le certificazioni su agibilità, prevenzione incendi e molti altri aspetti legati alla sicurezza. È bene agire al più presto sulle situazioni di maggiore emergenza e subito dopo utilizzare i finanziamenti che si stanno approvando con la Legge di Bilancio 2021. Poi, in primavera, si potrà contare su quelli del Recovery fund: il tempo dei progetti è scaduto, ora si passi ai fatti. Nelle scuole i nostri allievi e il personale devono stare al sicuro, senza esporsi ad alcuna forma di pericolo. Come non devono esporsi a responsabilità penale i dirigenti scolastici in seguito a eventuali cedimenti, considerando che in questi giorni CittadinanzaAttiva ha calcolato che ci sono stati 50 crolli nell’ultimo anno”.

Mentre si susseguono le iniziative didattiche per celebrare la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, prende quota l’ipotesi di conferma della didattica a distanza per gli studenti delle superiori oltre il 3 dicembre previsto come termine ultimo dal Dpcm del 3 novembre scorso. Continua a leggere

News CCNL Area FC

LIVELLI DIFFERENZIATI DI PROFESSIONALITA’ -INSEDIAMENTO COMMISSIONE PARITETICA: AVVIO POSITIVO DEL CONFRONTO

Scarica il comunicato DIRSTAT FIALP UNSA.

news di m. perelli ercolini

IN BREVE n. 44-2020 – CORTE CONTI delibera_90_2020_sardegna – Min_Salute a Presidente FNOMCEO_ecc – Articolo Brambilla – Corte_Cost sent_234_2020 – DL_149-2020-Ristori-bis – Lettera Presidente FNOMCeO – Brochure_oncologici_nuova – Il giuramento professionale – INPS Mess_4157 del 09nov2020

NEWS DI M. PERELLI ERCOLINI

IN BREVE n. 43-2020

INPS guida_in_7_passi_per_pensionati_pensionecittadinanza_agg_3_12_2019 – INPS Circ_116 del 02ott2020 – DOCUMENTO-FINALE-FNOMCEO_SIAARTI_22-OTTOBRE-2020_x – INL nota prot_896-2020   UE Direttiva_739-2020 –  INPS Mess_4078 del 03nov2020 – FUNZ_PUBB Decreto-19ott2020-SW-nella-PA

news udir

COMUNICATO STAMPA

DIRIGENTI SCOLASTICI – Tavolo Tecnico Nazionale sulla sicurezza emergenza Covid-19. UDIR: le nostre proposte darebbero supporto al sistema scuola

Ha avuto luogo il Tavolo Tecnico Permanente del Ministero della Pubblica Istruzione a cui hanno partecipato i sindacati rappresentativi; Udir ha inviato un documento con i punti da affrontare per far ripartire l’istruzione. Marcello Pacifico (Udir): Sin dalla nostra fondazione come sindacato abbiamo sempre sottolineato le criticità del sistema scolastico e le innumerevoli responsabilità che coinvolgono personalmente il dirigente scolastico. Le nostre proposte vogliono essere d’ausilio ai dirigenti scolastici, che sono sempre in prima linea; molti di loro ci hanno chiesto di essere guidati durante questa emergenza e noi lo stiamo facendo”

Ha avuto luogo il Tavolo Tecnico Permanente del Ministero della Pubblica Istruzione a cui hanno partecipato i sindacati rappresentativi. Il giovane sindacato UDIR, che tutela i dirigenti scolastici, ha inviato un documento con dei punti da affrontare per far ripartire l’istruzione in questo momento di emergenza Covid. UDIR, nel documento, ha sottolineato l’urgenza di predisporre un canale diretto e strutturato con le ASP di riferimento per l’immediatezza dei tamponi rapidi a seguito di comunicazioni da parte delle scuole, considerata la constatazione ad oggi di tempi dilatati, che hanno determinato forti ritardi e problematiche a catena nella gestione da parte dei dirigenti scolastici con l’aumentare dei casi Covid19 nelle istituzioni scolastiche. Udir ha affrontato il problema dei trasporti da potenziare nelle linee urbane ed extraurbane maggiormente frequentate dagli studenti. Ha specificato poi come sia necessario potenziare le misure di prevenzione, quale ad esempio l’utilizzo dei termo scanner obbligatori all’ingresso della scuola. Ha ribadito, nel documento, l’importanza di uniformare le modalità di certificazione al rientro a scuola nelle varie fasce scolastiche, a seguito di nota già trasmessa al Ministero.

IL PARERE DEL PRESIDENTE UDIR MARCELLO PACIFICO
Marcello Pacifico, presidente nazionale UDIR, ha affermato che “sin dalla nostra fondazione come sindacato abbiamo sempre sottolineato le criticità del sistema scolastico e le innumerevoli responsabilità che coinvolgono personalmente il dirigente scolastico, capo della scuola con, giustamente, onori e oneri. In un momento come questo, particolarmente delicato per la salute di tutti, il ruolo del ds si ricopre di altre responsabilità ed è compito del Governo proteggere tutti, anche sotto l’aspetto legale. Le nostre proposte vogliono essere d’ausilio ai dirigenti scolastici, che sono sempre in prima linea; molti di loro ci hanno chiesto di essere guidati durante questa emergenza e noi lo stiamo facendo”.

nuovo dpcm anti covid-restrizioni e coprifuoco

DPCM_COVID_03-11-20

news di m. perelli ercolini

IN BREVE n. 42-2020 – AG_ENTRATE Risposta_490 del 21ott2020 – Decreto-tari-tefa 2ott2020 – Articolo CAZZOLA Rivalutazione – contributo di solidarietà – Ferrari Oppiodi – Min_Lav DD_64-2020 – INPS Guida-in-8-passi-Pensione

comunicato stampa CEUQ-FEDAE

Roma – 26 Ottobre 2020
CEUQ-FEDAE – incontro all’Agenzia delle Entrate
Leggi il comunicato stampa.

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COMUNICATO STAMPA
SCUOLA – Didattica a distanza: ora la responsabilità ricade sui dirigenti

Come da Dpcm, le scuole secondarie sono tenute a garantire almeno il 75% di Didattica a distanza. Se i dirigenti scolastici nei mesi scorsi si sono spesi per acquistare banchi, cercare di adeguare gli spazi e il personale al protocollo sulla sicurezza, ora, per le forti mancanze strutturali anche nei trasporti, si può chiudere l’istituto almeno fino al 23 novembre. Per Udir la scelta è sensata: “Adesso possibile disporne la chiusura se si riesce ad assicurare la didattica a distanza”

Dal Governo per la prima volta si obbligano le scuole secondarie a garantire almeno il 75% di Didattica a distanza a partire da oggi, fermo restando la chiusura degli istituti da parte delle Regioni, come risulta da una puntuale Nota ministeriale. Come si legge nel testo integrale e definitivo del Dpcm, art. 1 lettera s, la didattica a distanza sarà impartita almeno per una quota oraria del 75%. Tra le novità per la scuola c’è l’entrata posticipata, sempre nelle superiori, lo stop dei viaggi d’istruzione, le riunioni degli organi collegiali solo con modalità a distanza.
Se i presidi nei mesi scorsi si sono spesi per acquistare banchi, cercare di adeguare gli spazi e il personale al protocollo sulla sicurezza, ora, per le forti mancanze strutturali anche nei trasporti, si può chiudere l’istituto almeno fino al 23 novembre, se non per tutto l’anno. Secondo Udir, giovane sindacato dei dirigenti scolastici, forse è la scelta migliore: adesso è possibile disporne la chiusura se si riesce ad assicurare la didattica a distanza.
La norma, infatti, nasce dall’esigenza di fornire un servizio agli studenti, di decongestionare il flusso dei ragazzi nei mezzi pubblici con turni pomeridiani e aperture non prima delle nove, ma in molti sono dubbiosi sul fatto che poche ore in presenze alternate alla maggior parte a distanza possano essere utili. Tanto vale ricalibrare l’intera offerta formativa a distanza ed estenderla anche alla scuola primaria nella piena autonomia di ogni istituto.