NORMATIVA
GIURISPRUDENZA
- Procedure concorsuali: l’assimilazione al servizio di ruolo di quello pre-ruolo è possibile soltanto se sia prevista espressamente dal bando
- Il Consiglio di Stato chiarisce le modalità di riammissione in servizio del dipendente pubblico sospeso obbligatoriamente in conseguenza della misura cautelare restrittiva della libertà personale e fissa le condizioni necessarie per la sospensione cautelare facoltativa prima del rinvio a giudizio del dipendente
- Giudizio di ottemperanza: la verifica dell’azione amministrativa è ancorata al criterio di adeguatezza del nuovo provvedimento in relazione ai principi ed ai comandi concretamente contenuti nella decisione da eseguire
- Spese giudiziali: i “giusti motivi” che consentono al giudice la compensazione delle spese di giudizio
- Azione contro il silenzio: la trattazione della domanda risarcitoria nelle forme del giudizio ordinario costituisce una facoltà discrezionale del giudice adito
- Pubblico impiego: gli elementi rilevatori dell’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente per la giurisprudenza amministrativa
- Il verbale redatto dagli ispettori del lavoro ai sensi del d.lgs. n. 758 del 1994 non è un atto amministrativo e non può essere impugnato davanti al giudice amministrativo
- La notificazione da parte dell’amministrazione dell’atto, senza timbro e firma, in copia non autentica e’ una mera irregolarità
- Lavoratori socialmente utili: l’art. 45, comma 8, della legge n. 144 del 1999 non garantisce l’automatica “stabilizzazione” dei lavoratori socialmente utili, ma solo un percorso riservato per l’accesso al pubblico impiego
- Ai fini della validità della procura rilasciata su foglio separato è sufficiente che essa sia stata notificata unitamente all’atto cui accede
- Enti Locali: la revoca del Presidente del Consiglio Comunale non può prescindere da fatti specifici inerenti la carica, ancorché gli stessi non siano commessi nell’esercizio delle funzioni presidenziali, e dalla conseguente valutazione che i componenti dell’organo da tali fatti traggono in ordine alla persistente validità dell’iniziale investitura
- E’ improcedibile il ricorso proposto contro gli atti iniziali o intermedi di un procedimento in mancanza dell’impugnazione dell’atto finale la cui adozione implica nuove ed ulteriori valutazioni d’interessi
- Notifica all’estero di atti giudiziari ed extragiudiziari: e’ inesistente la notificazione del ricorso in Polonia per posta e anche a mezzo ufficiale giudiziario italiano, e non tramite l’ufficio giudiziario polacco designato
- Pubblico impiego: gli atti di micro – organizzazione, direttamente ed unicamente incidenti sulla concreta gestione del rapporto di lavoro, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario
- Giudizio elettorale: l’erronea indicazione del prenome del candidato non implica di per sé alcuna incertezza in ordine alla volontà dell’elettore né configura un mezzo di riconoscimento
- Mansioni superiori: rientra nella discrezionalità del legislatore individuare le concrete situazioni nelle quali lo svolgimento di mansioni superiori dà titolo a benefici di contenuto economico o giuridico
- Concorsi pubblici: il giudice amministrativo non può sindacare i quesiti scelti dalla Commissione se congruenti e attinenti alle materie d’esame
GIURISPRUDENZA
- Procedure di gara: l’integrità delle buste contenenti le offerte tecniche ed economiche, attestata nel verbale di apertura, non é contestabile fino a querela di falso
- Appalti: non e’ causa di esclusione dalla gara la presentazione di una cauzione provvisoria di importo insufficiente e/o deficitario rispetto a quello richiesto dalla “lex specialis”
- Subappalto: la dichiarazione di subappalto può essere limitata alla mera indicazione della volontà di concludere un subappalto nelle sole ipotesi in cui il concorrente sia a propria volta in possesso delle qualificazioni necessarie per l’esecuzione in via autonoma delle lavorazioni oggetto dell’appalto
- La ri-pubblicazione del piano regolatore generale, è necessaria solo in caso di modifiche che comportano uno stravolgimento dello strumento adottato o un profondo mutamento dei suoi criteri ispiratori, e non anche per variazioni di dettaglio
- La variante di un piano regolatore generale che conferisce nuova destinazione ad aree che risultano già urbanisticamente classificate necessita di apposita motivazione solo se le classificazioni siano assistite da specifiche aspettative in capo ai rispettivi titolari, fondate su atti di contenuto concreto
- Al proprietario di un’area sottoposta a procedimento espropriativo per la realizzazione di un’opera pubblica, deve essere garantita, mediante la comunicazione dell’avviso di avvio del procedimento, la possibilità di interloquire con l’amministrazione sulla sua localizzazione e, quindi, sull’apposizione del vincolo, prima della dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza e, quindi, dell’approvazione del progetto definitivo
- Revisione dei prezzi: se il differimento nella consegna dei lavori consegua ad una espressa richiesta formulata dall’impresa, il periodo di differimento non può essere computato ai fini della determinazione della durata superiore all’anno e quindi per rendere applicabile il meccanismo della revisione prezzi
- Procedimenti espropriativi illegittimi: ai fini della quantificazione del danno derivante alle aree per effetto della occupazione sine titulo seguita dall’irreversibile trasformazione dei suoli, il criterio fondamentale è quello di tener presente il valore venale del bene desumibile dalla sua destinazione urbanistica
- Appalti: se il Bando richiede il requisito dell’iscrizione nel Registro delle Imprese per “attività” non è sufficiente richiamare “l’oggetto sociale” che e’ concetto non coincidente con l’attività effettivamente esercitata
- La comunicazione del parere favorevole della commissione edilizia comunale, anche se accompagnata dall’importo degli oneri da versare, non ha il valore provvedimentale di un atto di assentimento del permesso edilizio richiesto
- E’ legittimato ad impugnare la concessione edilizia ad altri rilasciata chi, lamentando la illegittimità del titolo edificatorio rilasciato dal Comune, dimostri la titolarità di una costruzione in area limitrofa a quella di esecuzione dei lavori
- Affidamento di una concessione di servizi ex art. 30 del d.lgs. n. 163/2006: il Consiglio di Stato precisa quando la composizione in numero pari della commissione di gara non determina l’illegittimità della procedura
- Scaduto il termine di efficacia stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato, nella parte in cui esso è rimasto inattuato, non è più possibile eseguire i previsti espropri, preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria
- Abusi edilizi: le ulteriori opere eseguite dopo la presentazione dell’istanza di condono edilizio, ancorché interne o di non grande entità, devono dirsi abusive e in prosecuzione dell’illecita pregressa attività edilizia
- Risarcimento dei danni causati dalla Pubblica Amministrazione: al di fuori di specifici settori come quello degli appalti pubblici, non c’è’ responsabilità civile dell’amministrazione per danno da provvedimento illegittimo senza il concorso dell’elemento soggettivo
- Vincolo paesaggistico: gli abusi non sanabili ex L. n. 326/2003 sono quelli realizzati su aree vincolate anteriormente alla realizzazione dell’opera, in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio o dalle norme e prescrizioni urbanistiche
- Permesso di costruire: in assenza di pianificazione urbanistica l’amministrazione deve ex art. 12 D.P.R. n. 380/2001 verificare che il rilascio del permesso di costruire sia accompagnato dalla preesistenza o dalla contemporanea realizzazione almeno delle opere di urbanizzazione primaria per avere quel minimo di infrastrutture necessarie per l’intervento edilizio richiesto
- Abusi edilizi: l’amministrazione non e’ tenuta ad inviare la comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio e l’omessa o imprecisa indicazione dell’area che verrà acquisita di diritto al patrimonio pubblico non costituisce motivo di illegittimità dell’ordinanza di demolizione
- Espropriazione per pubblica utilità: la decadenza del vincolo non esclude che l’amministrazione, mediante il ricorso al procedimento per l’adozione delle varianti agli strumenti urbanistici, possa reiterare i vincoli preordinati all’espropriazione, fornendo congrua motivazione
- L’impresa può impugnare gli atti di una procedura di affidamento alla quale ha partecipato in qualità di mandante di ATI
- Appalti: e’ solo l’aggiudicazione definitiva che segna il decisivo spartiacque tra la posizione dell’aggiudicataria e quella delle altre imprese concorrenti
- Procedura di gara: il mancato superamento della soglia di idoneità tecnica minima risultante dal progetto elaborato dalla stazione appaltante legittima l’esclusione dell’impresa offerente dalla gara
- Espropriazione per pubblica utilità: il ritrasferimento agli originari proprietari dei beni che non sono serviti alla esecuzione dell’opera oggetto di procedura ablatoria e’ possibile sia in presenza di una dichiarazione formale di inservibilità del bene espropriato sia a mezzo di acta concludentia
- Calcolo degli standard: il criterio dell’ “abitante equivalente” per valutare il rispetto del parametro tramite la previa determinazione del numero di abitanti destinati a fruire di tali standard
- Urbanistica: rientra nella competenza esclusiva del Consiglio Comunale l’adozione dei piani territoriali ed urbanistici, sia generali che attuativi
- Appalti: solo in caso di aggiudicazione a prezzi unitario il mancato utilizzo dei moduli predisposti dalle stazioni appaltanti per la presentazione delle offerte costituisce causa di esclusione
- Appalti: e’ inammissibile la domanda di accesso ai documenti che costituiscono, con motivata e comprovata dichiarazione degli offerenti, segreti tecnici o commerciali
- Impugnazione di titoli abilitativi edilizi da parte del terzo: la conoscenza dell’atto lesivo ai fini del decorso del termine per impugnare deve essere personale e diretta, senza che possa essere decisivo il rapporto di coniugio
- Impianti di telefonia mobile: i limiti di altezza dettati per le costruzioni non si applicano alle stazioni radio base, essendo stati posti per l’edificazione di strutture e manufatti aventi un rilievo urbanistico ed edilizio diverso da quello degli impianti tecnologici
- Potere di soccorso: non può essere inibito alla stazione appaltante di richiedere alla concorrente di provare, anche con integrazioni documentali, che la propria domanda fosse sin dal principio conforme a quanto richiesto dalla lex specialis
- Informativa antimafia: il mancato rispetto dei termini previsti per l’emissione delle informative prefettizie non si riverbera in illegittimità delle informative stesse e dei conseguenti provvedimenti degli enti richiedenti
- Concessione in sanatoria: senza la denuncia al catasto non inizia a decorrere il termine per il silenzio-assenso di cui all’art. 39, comma 4, della legge n. 724/1994 sulla domanda di condono
- Sanatoria di abusi edilizi su aree soggette a vincolo: e’ esclusa la sanatoria ai sensi dell’art. 32, comma 27, lett. d), dl. n. 269 del 2003 se il vincolo e’ stato istituto prima dell’esecuzione delle opere abusive e/o le opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo non sono conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici
- Abusivismo edilizio: la presentazione dell’istanza di accertamento di conformità, ai sensi dell’art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, successivamente all’impugnazione dell’ordine di demolizione determina l’improcedibilità dell’impugnazione per sopravvenuta carenza di interesse
- Risarcimento da mancato affidamento di gare pubbliche di appalto: il danno conseguente al lucro cessante per mancato profitto che l’impresa avrebbe ricavato dall’esecuzione dell’appalto, non deve essere calcolato utilizzando il criterio forfettario di una percentuale del prezzo a base d’asta, ma sulla base dell’utile che effettivamente avrebbe conseguito ove fosse risultata aggiudicataria
- Appalti: in caso di annullamento dell’aggiudicazione spetta al giudice decidere se dichiarare o meno l’inefficacia del contratto nel frattempo stipulato
NORMATIVA
GIURISPRUDENZA